I Segreti della Sistina

I Segreti della Sistina di Benjamin Blech e Roy Doliner

Fu un chirurgo ebreo dell’Indiana, Frank Mershberger, a notare per primo che la celebre raffigurazione di Dio nel pannello della Creazione della Cappella Sistina aveva la forma della sezione destra di un cervello umano. E negli anni trascorsi da questa rivelazione, gli studi sull’affresco hanno portato a scoperte ancora più inquietanti.

Igiene orale… Molto di più che pulire i denti!

Le più comuni malattie della bocca sono causate dalla placca batterica, una sottile pellicola, invisibile a occhio nudo, che aderisce ai denti e a tutte le altre superfici presenti nel cavo orale (lingua, guance, protesi, apparecchi) e ospita i batteri che provocano carie, gengiviti e parodontiti.

Per proteggere la salute dei denti e delle gengive occorre mantenere nel tempo una buona igiene della bocca e questo si ottiene grazie a un corretto uso degli strumenti per l’igiene orale: lo spazzolino e il filo interdentale.

Usare lo spazzolino Lo spazzolino è lo strumento principale per l’igiene quotidiana della bocca. Lo spazzolino deve essere comodo da impugnare e avere la testina sufficientemente piccola per raggiungere anche i denti posteriori. Le setole devono essere sintetiche, di durezza medio-morbida e con le punte arrotondate.

E’ opportuno ricordare di cambiare lo spazzolino ogni 2-3 mesi o quando si altera la forma dello stesso. Lo spazzolino elettrico,se usato correttamente, può costituire un’ottima alternativa a quello tradizionale. È importante il modo in cui i denti vengono spazzolati: devono essere pulite con la stessa cura tutte le superfici del dente, anche quelle più nascoste.

Una delle tecniche consigliate è indicata nelle figure riportate più sotto tuttavia è sempre utile verificare il proprio modo di spazzolare e usare il filo con il dentista e con chi, nello Studio, si occupa di igiene orale. Bisogna spazzolare i denti almeno tre volte al giorno (mattino, dopo pranzo e la sera), per una durata minima di due minuti (attenzione: si tende sempre a sovrastimare la durata dello spazzolamento). Per un’igiene corretta di tutta la bocca è necessario detergere anche la lingua, dove, a causa dell’anatomia della sua superficie caratterizzata dalla presenza delle papille, si può formare una pellicola linguale in cui rimangono intrappolati i batteri che possono essere causa dell’alitosi. Anche il palato e le gengive possono essere delicatamente spazzolati.

Nelle persone con particolari problemi, per esempio anziani o disabili, lo spazzolino tradizionale può essere sostituito dallo spazzolino elettrico; anche per i bambini può costituire un valido aiuto.Lo spazzolino elettrico deve essere posizionato in corrispondenza di ogni superficie del dente (esterna, linguale/palatale e occlusale nei denti posteriori) e tenuto in posizione per 2-3 secondi, dopodiché si passa al dente successivo. Non è necessario effettuare movimenti, spostamenti o rotazioni della testina sul dente in quanto quest’ultima compie già un movimento completo. E’ importante ricordare come deve essere posizionata la testina, cioè al confine tra la porzione di dente e della gengiva. Se viene posizionata troppo lontana dalla gengiva, non viene accuratamente pulita la zona del colletto (dove principalmente si accumula la placca e i batteri si trovano a contatto con la gengiva), se al contrario viene posizionata sopra la gengiva, c’è il rischio di creare un danno e favorire la comparsa di una recessione gengivale.

 

Tenere lo spazzolino inclinato a 45° e spazzolare le parti del dente rivolte verso l’esterno e verso l’interno con un movimento circolare seguito da uno verticale, per allontanare la placca dalla gengiva.

 

Il movimento orizzontale è meno efficace e può danneggiare la gengiva, quindi deve essere limitato alla superficie masticatoria del dente.Con la punta dellospazzolino pulire la parte interna dei denti anteriori, superiori e inferiori.

 

Pulire gli spazi tra i denti La bocca non può dirsi pulita se, almeno una volta al giorno, non vengono detersi anche gli spazi interdentali, difficilmente raggiungibili con lo spazzolino. Lo strumento principale è il filo interdentale il cui uso corretto è mostrato nelle figure riportate sotto. Anche lo scovolino, in alcuni casi, è consigliato per poter rimuovere efficacemente la placca.

   

Estrarre 40 centimetri circa di filo interdentale e avvolgerli intorno alle dita medie di entrambe le mani

         

Appoggiare gli indici o il pollice sul filo, lasciando uno o due centimetri di spazio

       

Fare passare delicatamente il filo fra i denti, mantenendolo adeso alla superficie laterale del dente cercando di “abbracciarlo” e farlo scivolare delicatamente nel solco della gengiva compiendo dei movimenti verso l’alto e il basso e mai di avanti-indietro.

     

La Parodontite

La Parodontite è quella malattia delle gengive che molti chiamano “Piorrea”. Si tratta di una infezione cronica causata dai batteri presenti normalmente nella nostra bocca ma che, a causa di un non ottimale controllo della placca, hanno avuto la possibilità di proliferare in modo anomalo. Gli stili di vita non corretti, come il fumo, la suscettibilità individuale e malattie che riguardano l’intero organismo, come il Diabete, possono peggiorare tale malattia. La risposta infiammatoria a questa infiammazione cronica porta alla distruzione del legamento tra la gengiva e il dente e, alla lunga, dell’osso sottostante. Che fare? L’importante, come molte altre patologie, sarebbe riuscire a prevenire la Parodontite con una maggior attenzione all’igiene orale (usare correttamente lo spazzolino, il filo interdentale e gli altri mezzi per la rimazione della placca), con visite periodiche dal Dentista e uno stile di vita più rispettoso per la nostra salute in generale. Come ci si accorge che qualcosa non va per le nostre gengive? Uno dei sintomi più frequenti della parodontite è il sanguinamento delle gengive che, a volte, risultano anche gonfie e arrossate. Nei casi più gravi il sanguinamento può essere addirittura spontaneo! Se non trattata correttamente tale malattia è la prima causa della perdita di denti nell’adulto! Ma c’è anche un altro aspetto che è molto importante sottolineare. Oggi cominciamo infatti a capire che la Parodontite non è solo una causa di perdita dei denti: i batteri responsabili di questa malattia possono entrare nel circolo ematico o produrre un’intensa risposta infiammatoria locale a causa della quale ci possono essere delle ripercussioni in tutto l’organismo. Sembra ormai accertato che malattie generali quali il Diabete, l’Aterosclerosi, le Malattie Cardivascolari possano peggiorare in concomitanza di una Parodontite avanzata. Anche in campo ostetrico si è notatocome questa malattia possa essere una delle concause di complicanze quali parti prematuri e nascita di bambini sottopeso. Diventa quindi sempre più importante riuscire a prevenire ed eventualmente a individuare precocemente questa malattia non solo per la salute della bocca ma di tutto il nostro organismo. Per chi volesse saperne di più ecco due siti interessanti a cura della SIdP (Società Italiana di Parodontologia): http://www.progettostilidivita.it/ http://www.periomedicine.it/  

Colti da stupore

Colti da stupore di Carlo Maria Martini. Carlo Maria Martini aveva affermato che “la Chiesa non ha come suo primo dovere quello di sostenere il comportamento morale degli uomini. Essa deve soprattutto proclamare il Vangelo, che ci dice che Dio accoglie tutti gli uomini, nessuno escluso. Essa deve proclamare il Vangelo della misericordia senza badare a chi ne approfitta per i suoi comodi.

Il canto delle parole perdute

Il canto delle parole perdute di Andrés Pascual Nagasaki, agosto 1945. Kazuo, un ragazzo occidentale adottato da una famiglia giapponese, e Junko, figlia di una maestra di ikebana, si sono ripromessi di incontrarsi su una collina per suggellare il loro amore adolescente con un haiku. Pochi minuti prima dell’appuntamento, la bomba atomica trasforma la città intera nell’inferno.

Disinfezione e sterilizzazione

  Il processo di disinfezione e sterilizzazione è un percorso costituito da più fasi.
    Gli strumenti sporchi usati durante le cure odontoiatriche vengono portati nella sala sterilizzazione e inseriti nella termodisinfettatrice, una sorta di lavastoviglieche garantisce una accurata decontaminazione, detersione e asciugatura dello strumentario grazie ad un lavaggio ad alta temperatura ( 93°). Questo passaggio permette al Personale dello studio di non entrare in contatto diretto con gli strumenti potenzialmente infetti come avverrebbe con la lavatura a mano.  
Segue poi il confezionamento in buste di carta-pellicola di polipropilene con lo scopo di conservare la sterilità dello strumentario e ridurne la possibilità di contaminazione al momento dell’utilizzo. Le buste, prima del processo di sterilizzazione, sono “permeabili” al vapore. La sterilizzazione in autoclave è considerata, attualmente, il metodo migliore per ottenere la sterilità degli strumenti infatti il vapore saturo ad alta temperatura (121° – 134°) e ad alta pressione (fino a 2 atmosfere) garantisce l’uccisione di tutti i batteri, spore e virus presenti. Quando, in autoclave, il vapore ad alta temperatura passa attraverso le buste avviene la sterilizzazione dello strumentario. Durante le fasi finali del ciclo in autoclave le buste subiscono uno “shock” termico che le rende impermeabili: questo è il motivo per cui, poi, possono essere manipolate senza che la sterilità dello strumentario contenuto in esse vada perduta.     Ogni busta è dotata di un’etichetta attraverso la quale siamo in grado di conoscere la data di sterilizzazione e di scadenza, il lotto di sterilizzazione e l’operatrice che ha eseguito il ciclo.     Eseguiamo anche i controlli sul corretto funzionamento dell’autoclave e sul processo di sterilizzazione:
 
Ogni busta è dotata di un segnalatore che vira di colore quando si raggiunge una determinata soglia di temperatura;
   
    Eseguiamo un Test che ci garantisce l’avvenuto raggiungimento della soglia di vapore necessaria per la sterilizzazione;       Helix test: per valutare la capacità di penetrazione del vapore nei corpi cavi (ad es. lo strumentario rotante);     Test di Bowie-Dick: lo eseguiamo per controllare se il vapore ha la capacità di penetrare “pacchi” quali ad esempio i camici in stoffa e teli chirurgici in stoffa;     Test biologico: Attest.  Spore di bacilli termo resistenti  poste in provette che vengono distrutti se il processo di sterilizzazione è corretto. Le provette vengono inserite in una incubatrice per  testare l’avvenuta sterilizzazione.     Le buste con gli strumenti sterilizzati vengono stoccati in cassetti a disposizione per essere utilizzati. Tutto questo può sembrare indaginoso e complicato ma è un passaggio necessario per far si che il nostro lavoro possa avvenire nella massima sicurezza.

Il suono del respiro e della preghiera

Il suono del respiro e della preghiera di Tahmima Anam

Bangladesh, 1984. Maya preme il viso contro il finestrino del vecchio treno sbuffante. Il binario della stazione di Dacca è invaso dalle urla dei ragazzini che vendono bibite fresche. Sono passati molti anni dalla fine della guerra d’indipendenza dal Pakistan. Anni in cui Maya ha lottato per la sua terra, salvando centinaia di vite in un piccolo ospedale di campagna.

     

Discussione della Tesi a Torino

tesi a TorinoIl 21 Ottobre a Torino il dr.Tosato ha esposto la  sua tesi a sull’Ipnosi.

Congratulazioni per la sua ottima performance torinese: proclamato ipnologo CIICS con 110/110!

L’ incontro

L’incontro di Michela Murgia Questo è un racconto incendiario, come certi proiettili lanciati con la fionda. Corre diritto davanti a sé infuocando le battaglie estive di tre ragazzini, per poi divampare in una guerra di paese combattuta a suon di Salve Regina.